Un Buongiorno dal futuro
Da questo posto Io ti mando una semplice foto del cielo e tu dal Giappone mi mandi l’universo in una foto, che per guardarla senza sentirmi male ho dovuto chiamare il 118 e spiegarli che mi era caduta addosso la via lattea e tutte le stelle, che per dirti che sei bella vorrei trovare altri modi per dirtelo ma mi soffermo sempre sulla stessa frase perché è la prima che mi viene spontanea dirti. E va bene cosi diciamo, penseremo ad un piano B prima o poi e ci rideremo su. Non ho i vestiti adatti per sorprenderti e mi improvviso in una gara contro la timidezza per batterla e inviarti una foto buffa di me che tento in maniera impropria di essere un Giapponese, ma si vede che non sono all’altezza e allora ci rideremo su pure su questo, almeno io. Che delle tue 41 foto ne ho soltanto una ma mi sarebbe bastata anche mezza per come ti vedo io.
Dici che non sai neanche tu cosa stai mangiando. Dal mio manuale per le
istruzioni prendo qualche frase per non disturbarti. Ci sono i tavoli
tremendamente grandi li. Anche i pesci hanno gli occhi grandi li. Indossi un
abito da interno che chiami yukata e io te ne vorrei comprare 10 per farteli
mettere pure fuori che stai benissimo, ma staresti bene con tutto e dovrei
comprarti tutti i vestiti del mondo per decidermi con quale staresti meglio su
tutti, ma tanto quando torni qui ritroveresti quella timidezza che hai lasciato
e io non te ne vedrei indossato nemmeno uno. Poi ti dedico i miei abbracci e
1455 pensieri, ma forse questo non dovrei dirtelo, ops! Fa niente, eri
distratta vero mentre lo dicevo? Ascolta bene però adesso, oggi ti dedico la
felicità e spero che ti arrivi tutta intera perché l’ho spedita di fretta e
volevo solo fartela avere…
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